Sagra del Grano di Sardara

Nel primo fine settimana di settembre a Sardara si tiene la Sagra del Grano, evento che coniuga enogastronomia, tradizioni, usi e costumi, arte e artigianato tipico. Organizzata, come quasi tutte le manifestazioni del borgo sito nella subregione del Monreale, dalla locale Pro Loco, la sua origine è casuale: all'inizio di settembre c'era da festeggiare San Gregorio, una ricorrenza che è molto sentita in un paese contadino, perché quello era il momento della chiusura dell'annata agraria. Per San Gregorio arrivavano in paese sia gli agricoltori che i proprietari terrieri pronti a stipulare i contratti per la stagione successiva. Grano, pasta. E pane: "su civraxiu" è quello tipico di Sardara, anche di altre parti della Sardegna, in verità, ma qui ha una esaltazione diversa, per la possibilità di avere in quantità la farina di grano duro macinata a semola, altra peculiarità cittadina.

Durante la Sagra del Grano "su civraxiu" viene cotto al forno a legna, che le abitazioni più importanti avevano nel cortile, e si possono ammirare ancora oggi, mentre il resto degli abitanti si dirigeva verso quelli privati. Oggi, durante l'appuntamento settembrino, "Su civraxiu" è, di gran lunga, il prodotto più apprezzato, anche perché nel tempo la farcitura dei pani piccoli è andata al pari con la fantasia.

Non solo enogastronomia tra assaggi e degustazioni: durante le due giornate della Sagra di Sardara tavole rotonde, laboratori di "arte bianca"-panificazione, spettacoli, mostre, musei e case campidanesi aperte, balli e musica folk. 

C'è ancora il profumo del pane nei vicoli del centro storico, nelle taverne cittadine e negli spazi pubblici. Profumo del pane e della farina buona, merito del grano coltivato da generazioni nei campi intorno alla cittadina del Campidano. Un profumo che fa seguito all'appena passata edizione 2016 della Sagra del Grano di Sardara, la decima.