Il territorio

Sardara ed i Percorsi Storici e Naturalistici che portano al Castello di Monreale, a piedi o in mtb

Il Fascino del Castello di Monreale, il suo ruolo determinante per Sardara e per l'intera Sardegna, ora connubio tra natura, storia e sport, è uno dei luoghi del Cuore del FAI

È innegabile il fascino che la Sardegna riesce a trasmettere a chiunque la visiti. Terra di antiche tradizioni, leggende e storie, offre paesaggi di rara bellezza e una ricchezza storica senza pari. Una di queste perle è il Castello di Monreale di Sardara,  situato in cima all'omonimo colle a 274 metri s.l.m., un baluardo storico che merita di essere visitato e vissuto attraverso percorsi ricchi di fascino, a piedi e in bicicletta.

La struttura del Castello di Monreale sorge sui resti di un insediamento nuragico, il cui periodo di edificazione non è del tutto chiaro. La sua prima menzione documentata risale al 1309, quando il Re Giacomo II d'Aragona lo donò a Mariano e Andreotto de Bas, sovrani d'Arborea. La gestione del castello fu affidata al Comune di Pisa, facendone un punto di riferimento fondamentale nel sistema politico-territoriale dell'epoca.

Durante i secoli successivi, il Castello di Monreale ha giocato un ruolo cruciale nelle varie fasi storiche della Sardegna. Come Roccaforte del Giudicato di Arborea, rappresentava l'ultima linea di difesa al confine con il Giudicato di Cagliari. Il suo valore strategico divenne ancor più evidente durante la guerra tra l'Arborea e le truppe iberiche, in cui fungeva da rifugio per l'esercito isolano dopo la Battaglia di Sanluri, conosciuta localmente come "Sa Battalla".

Nel XV secolo, il Castello di Monreale passò nelle mani dei Conti di Quirra ed oltre alla sua funzione militare, divenne un luogo di riposo e cura per la Corte Arborense. I componenti della Corte approfittavano della vicinanza delle terme romane di Santa Maria Acquas, vicino al paese di Sardara, per godere di momenti di benessere.

Oggi, del castello, si possono ammirare le mura perimetrali, alti circa 10 metri e privi di feritoie o finestre, che racchiudono tre cortili, circondati da una serie di ambienti laterali. All'inizio del mastio si trovano un pozzo e una cisterna con volta a botte. Queste strutture sotterranee sono testimoni del genio costruttivo dell'epoca e ispiratrici della leggenda del tesoro nascosto del castellano.

Una delle particolarità di questo castello è la sua struttura difensiva, unica in Sardegna: oltre al mastio, possiede otto torri a base sia quadrata che circolare e una cinta muraria di due metri di spessore e lunga circa un chilometro. Questa racchiude al suo interno un borgo medievale parzialmente riportato alla luce, un vero e proprio viaggio nel tempo.

Fuori dalle mura, la macchia mediterranea nasconde le ultime tracce della chiesetta di San Michele Arcangelo, conosciuta localmente come "Santu Mialli", luogo di venerazione e devozione.

L'area intorno al Castello di Monreale offre numerosi percorsi per gli amanti del trekking e della mountain bike

Da Sardara partono itinerari che permettono di raggiungere la fortezza attraversando la splendida macchia mediterranea. Questi percorsi, di diverse difficoltà, permettono di immergersi nella natura incontaminata della Sardegna, scoprendo le bellezze del territorio e la ricchezza della sua storia, in un'atmosfera senza tempo.

La combinazione di storia, cultura e natura rende il Castello di Monreale e i sentieri di Sardara una meta imperdibile per chiunque decida di visitare la Sardegna. L'area offre un'esperienza unica che combina la scoperta del patrimonio storico e naturale con l'opportunità di praticare attività all'aria aperta.

Non c'è dubbio: il Castello di Monreale ed i Sentieri di Sardara per il Trekking e la Mountain bike sono una meta affascinante, ricca di storia e bellezza, un luogo che, grazie alle sue molteplici sfaccettature, offre a tutti la possibilità di vivere un'avventura indimenticabile tra le meraviglie della Sardegna.

Il Castello di Monreale è oggi inoltre uno dei "luoghi del cuore" tutelati dal FAI (Fondo Ambiente Italiano).

Per ulteriori informazioni: www.fondoambiente.it


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